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Arrow (Oliver Queen) incontra Flash (Barry Allen), in questa nuova clip di “The Flash”.

E’ disponibile il primo trailer del telefilm “The Flash”, spin-off della serie tv “Arrow”.

E’ stato rilasciato il trailer ufficiale di Constantine, serie tv basata sull’omonimo personaggio della DC Comics, protagonista della testata Hellblazer.

Nonostante sia necessario aspettare un paio d’anni, prima di rivedere un film della DC Comics al cinema, la major ha dato il via a parecchie serie televisive, tra le quali “Gotham” (Fox), “iZombie” (CW), “Flash” (CW) e “Constantine” (NBC).

Dopo il grande successo della serie televisiva “Arrow”, la DC Comics/Warner Bros. ha pensato bene di espandere il suo universo televisivo con nuove serie tv che, a quanto pare, non saranno collegate all’universo cinematografico.

Possiamo dare uno sguardo a ciò che accadde prima della nascita di Batman, in questo nuovo trailer della serie televisiva, Gotham.

La serie, prodotta dalla Fox e basata sulle avventure di un giovane James Gordon, ripercorrerà ciò che accadde dopo la morte dei genitori di Bruce Wayne e introdurrà alcuni storici villain come il Pinguino, Catwoman e l’Enigmista.

Era il 1939, quando venne messo in vendita Detective Comics 27, albo nel quale venne presentato per la prima volta Batman.

Creato da Bob Kane e Bill Finger, Batman ha avuto molto successo negli anni, ed è stato protagonista di innumerevoli testate fumettistiche, serie televisive, cartoni animati e film.

La prima apparizione cinematografica di Batman avvenne nel omonimo serial del 1943, composto da 15 episodi e prodotto dalla Columbia Pictures. Il serial “Batman” ebbe un sequel nel 1949, intitolato “Batman and Robin”, anch’esso composto da 15 episodi e prodotto dalla Columbia.

Successivamente venne prodotta la famosa serie “Batman”, con Adam West nei panni del Cavaliere Oscuro.
La serie, composta da ben 3 stagioni, andò in onda dal 1966 al 1968 e venne accompagnata dal primo vero e proprio lungometraggio sul personaggio, intitolato “Batman: Il film”.

Ne 1989 arrivò nelle sale “Batman”, diretto da Tim Burton.
I panni del Cavaliere di Gotham vennero affidati a Michael Keaton, mentre Jack Nichloson diede il volto a Joker.

Il film ebbe un sequel, intitolato “Batman – Il Ritorno”, del 1992, nuovamente diretto da Tim Burton e con Michael Keaton ancora una volta nei panni di Batman.

Alcuni anni dopo, nel 1995 e nel 1997, uscirono altri due film, “Batman Forever” e “Batman & Robin”, diretti da Joel Schumacher e interpretati rispettivamente da Val Kilmer e George Clooney.

Nell’estate del 2005, arrivò nelle sale il primo capitolo della trilogia diretta da Christopher Nolan, “Batman Begins”. Il ruolo di Batman venne affidato a Christian Bale, mentre il villain Ra’s al Ghul venne interpretato da Liam Neeson.

Il 2008 fu l’anno di “The Dark Knight” (“Il cavaliere oscuro”). Diretto da Christopher Nolan, interpretato nuovamente da Christian Bale e con la straordinaria interpretazione di Heath Legder, nei panni di Joker.

La trilogia di Christopher Nolan si concluse nel 2012, con l’uscita nelle sale di “The Dark Knight Rises” (Il cavaliere oscuro – Il ritorno).

Batman tornerà nelle sale ancora una volta, nel primo grande crossover della DC Comics, che, oltre al Cavaliere Oscuro, avrà come protagonisti Superman e Wonder Woman. Il paladino di Gotham sarà interpretato da Ben Affleck. L’uscita del film è prevista per il 6 Maggio 2016.

Happy Birthday, Batman!

Sono stati pubblicati due nuovi poster raffiguranti Sean Pertwee nei panni di Alfred Pennyworth, il maggiordomo di Bruce Wayne e Robin Lord in quelli di Oswald Cobblepot, alias Pinguino.

Le riprese della serie tv “Gotham” si stanno svolgendo in questi giorni.

E’ stata pubblicata la prima immagine ufficiale di Harvey Bullock, il detective della serie tv “Gotham”, interpretato da Donal Logue.

La serie tv “Gotham”, prodotta dalla Fox, avrà come protagonista un giovane James Gordon (Ben McKenzie), affiancato da Harvey Bullock (Donal Logue) e narrerà le origini degli storici villain del Cavaliere Oscuro.

“Batman Evolution” è un recente fan film che mostra l’evoluzione del personaggio di Batman, dalla serie tv con Adam West, alla trilogia diretta da Christopher Nolan.

Nel fan film sono presenti Eric Gable (Batman), Joel Hebner (Black Mask) e Mark Erman (Robin).

Finalmente possiamo dare una prima occhiata al costume che Barry Allen indosserà nell’attesa serie tv “The Flash”, spin-off del telefilm “Arrow”.

“The Flash” è una serie televisiva, basata sull’omonimo personaggio della DC Comics. Nei fumetti, Barry Allen è un brillante studente, perennemente in ritardo. E’ un appassionato di fumetti e ciò lo induce ad arruolarsi nella scientifica della polizia, combattendo il crimine a modo suo. Barry ricevette i suoi poteri in seguito ad un incidente avvenuto in laboratorio. Venne investito da alcuni prodotti chimici, caduti da uno scaffale per colpa di un fulmine.
Ciò lo ha reso incredibilmente veloce e gli ha permesso di diventare l’eroe conosciuto con il nome di Flash.
Barry Allen, l’alter ego del Velocista Scarlatto, è recentemente apparso nella serie tv “Arrow”, interpretato dall’attore Grant Gustin.

Le riprese dell’episodio pilota inizieranno questo mese. Nel cast sono presenti Grant Gustin (Barry Allen/The Flash), Jesse L. Martin (Detective West), Rick Cosnett (Eddie Thawne), Danielle Panabaker (Caitlin Snow), Candice Patton (Iris West), Carlos Valdes (Cisco Ramon), Tom Cavanagh (Harrison Wells), Michelle Harrison (Nora Allen) e John Wesley Shipp.

“The Flash” andrà in onda sul canale americano CW il prossimo autunno.

Cos’è successo al mondo dell’intrattenimento e dello spettacolo? Difficile dirlo con certezza ma una cosa è sicura: negli ultimi anni l’intero sistema è cambiato completamente, peggiorando sempre di più. Se un tempo c’erano idee originali, film, personaggi e serie di successo, oggi abbiamo solo le briciole e il tentativo di riesumare i vecchi splendori. Probabilmente le persone hanno perso la fantasia, o semplicemente nel mondo dello spettacolo lavorano persone completamente prive di idee, messe li grazie ad agganci e/o famigliari. Ormai il cinema è pieno zeppo di remake, reboot, remake di reboot, film tratti da serie televisive degli anni ’80, reboot di adattamenti cinematografici e così via. Personalmente ritengo che l’idea di fare remake e reboot non sia delle migliori, ma il problema non è solo questo.
Molte (troppe) volte, i grandi produttori tentano di sfruttare la gallina dalle uova d’oro, cercando di ricalcare la scia di grandi successi. Produrre film tratti da serie tv, che in realtà si discostano parecchio da esse, oppure tentare di continuare franchise ne è un esempio.
Per quale motivo i produttori preferiscono realizzare orrendi sequel (che spesso e volentieri si rivelano flop in grado solo di far perdere soldi) invece che creare qualcosa di nuovo? Hanno così tanti soldi da buttare nel wc?
Senza idee originali non ci sarebbero nemmeno i sequel o i remake/reboot di essi.
Realizzare un remake di “RoboCop” tralasciando gli elementi chiave che contornavano la storia, è come servire un piatto vuoto. Una Detroit senza violenza, droghe, crimini e un RoboCop con un taser, che non rimane ferito da un gruppo di malviventi, bensì dall’esplosione della sua auto, mi fa pensare solo alla smania che hanno i produttori nei confronti del guadagno facile senza sforzo. A loro basta realizzare un insulso remake qualunque, utilizzando l’immagine e il titolo del film originale per fare soldi. Sì, perché se qualcuno ancora non l’avesse capito, alla maggior parte delle major non frega niente della trama o della coerenza, loro hanno in testa solo i soldi.
Basta prendere come esempio “Ace Ventura 3”, “Son of the Mask”, “Home Alone 3”, “Home Alone 4”, “Home Alone 5”, film che non hanno niente a che vedere con gli originali, si pongono come sequel con elementi completamente diversi e nella maggior parte dei casi, con trame talmente banali da non avere senso. Nel film “Ace Ventura 3” non c’è Ace Ventura, interpretato dal mitico Jim Carrey, c’è un ragazzino nel ruolo di Ace Ventura Jr.
Il caso di “Son of the Mask” (che dovrebbe porsi come sequel di The Mask) è probabilmente il peggiore.
In realtà è un film che non dovrebbe esistere, in quanto lo sceneggiatore Lance Khazei realizzò lo script per un film intitolato “Baby Formula”, che non aveva nulla a che fare con “Son of the Mask”. Il progetto “Baby Formula” non venne mai realizzato e i produttori di quel film inglobarono la sceneggiatura con altri elementi, dando purtroppo vita a “Son of the Mask”, senza dubbio uno dei peggiori film di sempre, definirlo sequel sarebbe un complimento.
E’ un film che si pone semplicemente come misero tentativo di guadagnare grazie al successo del primo film, che ha come protagonista Jim Carrey. Nessun film è più al sicuro, nemmeno le serie tv e le sitcom. Prendiamo come esempio “Due Uomini e Mezzo”, una delle sitcom di maggiore successo degli ultimi 10 anni (la serie ruota attorno al personaggio di Charlie Harper, che nell’epiosido pilota della serie ospitò suo fratello Alan e il figlioletto Jake).
Purtroppo il produttore Chuck Lorre licenziò il protagonista, ripeto il protagonista, Charlie Sheen e lo sostituì con un attoruncolo da quattro soldi che è diventato famoso solo perché è stato sposato con Demi Moore.
La persona in questione (definirlo attore sarebbe un complimento per lui e un’offesa agli attori) si chiama Ashton Kutcher, ma sarebbe meglio definirlo semplicemente l’ex marito di Demi Moore. È già abbastanza squallido che il produttore non abbia chiuso la serie ma abbia deciso di continuarla senza il protagonista, inoltre ha preferito assumere la persona meno comica dell’intero pianeta, invece che ingaggiare un pezzo da 90? Come si può pensare di continuare una serie senza il personaggio attorno al quale ruotano le vicende? La serie è fondata sullo stile di vita di Charlie Sheen e anche se non s’intitola Charlie Sheen’s life, è palese che sia così.
È molto più che evidente il fatto che Lorre (così come tanti altri) abbia preferito cercare di spremere la gallina dalle uova d’oro, fino a farla diventare stitica. Oltre ad aver tolto uno degli uomini del titolo “Due Uomini e Mezzo”, è stato tolto anche il mezzo (ormai diventato un teenager). Nella prima puntata della nonna serie venne eliminato il protagonista mentre nel finale della decima serie è stato tolto anche il mezzo, ovvero Jake Harper, interpretato da Angus T. Jones. Dunque nell’undicesima stagione non c’è più un uomo e non c’è più il mezzo, ci sono solo un “uomo”, un raccomandato e una nuova entrata, che interpreta il ruolo della figlia illegittima e lesbica dell’ormai ex protagonista, che è stato eliminato all’inizio della nona stagione. Fondamentalmente il personaggio femminile non fa altro che richiamare il personaggio di Charlie, soprattutto per il fatto che è lesbica e di conseguenza ci prova con le donne. Naturalmente a partire dalla nona serie, la sitcom è completamente cambiata, diventando qualcosa di insignificante (capita quando vengono tolti i personaggi principali). L’undicesima stagione non si avvicina minimamente a ciò che era la sitcom, considerando che non ci sono più gli elementi, ne due dei tre protagonisti principali.
E’ chiaro come il sole che il produttore Lorre non sappia cosa sia la coerenza e avrebbe dovuto chiudere la serie alla fine dell’ottava stagione. Purtroppo sta andando ancora avanti, nonostante gli ascolti siano gradualmente diminuiti fino a dimezzarsi. L’undicesima serie non è altro che lo specchio dell’ipocrisia dilagante nel mondo dello spettacolo.
La smania di soldi ha colpito ancora. Le persone dovrebbero imparare a mettere la parola fine a certe opere, solo così si potrebbero apprezzare meglio. Purtroppo quando si cerca di continuare forzatamente qualcosa (vedi Octopus nel corpo di Peter Parker) si finisce solo per rovinare il prodotto e i personaggi stessi.
Cercare di continuare una serie arrivando a togliere tutti gli elementi presenti in essa, realizzare “finti sequel” di film di successo, adattare serie tv al grande schermo trasformandole in banalissimi film da quattro soldi, sono solo alcune delle cose che vengono fatte nello show business, più business che show.
Ci si potrebbe chiedere cosa c’entra tutto questo con gli adattamenti. Beh, questo è il meccanismo che viene utilizzato quando si producono film tratti da fumetti. I produttori sfruttano solo ed esclusivamente il nome del personaggio, cercando di attirare più massa possibile. Naturalmente anche qui ci sono stati molti flop ma questo non fermerà il meccanismo, attivo più che mai. Prendere un fumetto e snaturalizzare completamente i personaggi e gli elementi di esso equivale a spacciare una vecchia 500 per una Lamborghini. Il lavoro che fanno è semplice, prendono la Lamborghini e gli inseriscono il motore della 500. Così facendo la gente viene ingannata dall’aspetto e pensando di fare un’affarone, acquistano subito l’ibrido farlocco. Sono convinto del fatto che tutti i fan dei fumetti vorrebbero trasposizioni fedeli (e soprattutto oneste) e so che è possibile averle, ma la pigirizia dei grandi produttori ce lo impedisce. Fino a quando le persone si accontenteranno di prodotti scaduti 3 anni fa, loro continueranno a vendere quei prodotti.
Considerando che il successo di quei film dipende dal pubblico, credo che esso dovrebbe iniziare a guardare oltre l’aspetto superficiale delle cose. Hanno inserito 6 personaggi in un film (solo quattro di essi hanno avuto un film solista precedentemente, uno dei quali è stato sostituito da un altro attore, quindi è come dire che solo 3 hanno avuto un vero e proprio film solista), hanno usato la classica storia dell’invasione aliena e del villain che non ha un vero obiettivo et voilà, 1 milardo e mezzo di dollari è finito nelle loro tasche.
Si dice che il mondo sia un palcoscenico e noi siamo gli attori, però dietro ogni palco c’è sempre il backstage ed è da lì che parte tutto…